Ciambella bicolore rivisitata da Giulia (ricetta originale di Mary Nico Calascione)







Stasera ho rifatto la ricetta di Mary mi e' venuta piu' alta con pochi lamponi ma non totalmente bicolore. Non disperate imparero' a farla bicolore anche perche' usa molto in Germania e si chiama Marmorkuchen.


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Questa e' una rivisitazione di una torta che e' stata fatta benissimo bicolore da una mia conoscente Mary Nico Calascione:

Ciambellone con gocce di cioccolato

Ingredienti:


latte intero 250 gr
zucchero di canna 200 gr
uova temperatura ambiente 2
olio evo dop toscano 150 dl (Mary ha usato olio di semi di girasole)
farina mulino vigevano 300gr (questa e' stata una mia scelta, Mary ha usato farina 00)
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
20 gr di cacao amaro
gocce di cioccolato

Inserite nel robot da cucina e mescolate bene l'impasto, senza aggiungerci il cacao amaro.
Prima dividete a meta' l'impasto e la prima parte versatele nella tortiera, la seconda meta' amalgamatela con il cacao amaro. Ma io ieri sera dormivo proprio ed ho amalgamato tutto insieme ed il risultato e' stato questo tutto marrone, con un po' di fragole in giro.



C'e' una terza versione e questa si utilizza moltissima in Germania che e' questa:

http://www.gutekueche.at/marmorgugelhupf-rezept-4660




LECKER!!

RIFATTA DA ME OGGI 6.11.2016





1) Per la MARMORKUGELHUPF, tipica ciambella austriaca bicolore, mescolate prima le uova fino ad ottonere una schiuma, zucchero a velo, succo di 1/2 limone, acqua e olio (io ho utilizzato 70 gr) .2) 2) Aggiungete farina con lievito setacciati un po' per volta
3) Dividete l'impasto in due parti in separate ciotole: ad una di esse aggiungete il cacao. 
4) Imburrate la forma del Marmorkugelhupf, dopodi che' aggiungete i due impasti prima il giallo senza cacao e poi quello con cacao. 
5) Preriscaldate il forno a 180°C 
6) Cuocete a 180°C per 45 min circa.

A cottura terminata , con molto cura estraete dalla sua forma la ciambella e spolverizzatela con un po' di zucchero a velo. 


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